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Museo Cardioprotetto

Museo Cardioprotetto

Giovedì 7 aprile, ore 17.00 cerimonia di consegna di un defibrillatore presso il Museo Massimo Pallottino di Melfi.

Il museo Massimo Pallottino si dota di un defibrillatore donato dalla famiglia Casorelli in memoria del dott. Pasquale Vittorio Casorelli, già primario cardiologo dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Melfi e grande amico del museo “Massimo Pallottino”.

Un gesto importante e di grande solidarietà da parte della famiglia Casorelli, completato dalla formazione all’uso del DAE. Questa donazione, accolta con grande favore dalla Direzione Regionale Musei della Basilicata e dal museo “Massimo Pallottino”, è indirizzata a garantire la sicurezza e a promuovere la campagna di sensibilizzazione sull’importanza della cardioprotezione nei luoghi pubblici.

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Avviso Domeniche Gratuite

Avviso Domeniche Gratuite

Dal 3 aprile 2022 tornano le domeniche gratuite che prevedono il libero accesso a tutti i luoghi della cultura statali la prima domenica del mese.

L’iniziativa, che interessa anche i musei e parchi archeologici afferenti alla Direzione Regionale Musei Basilica, avviene a seguito dell’emanazione del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, recante “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza“.

Per tutti i dettagli consultare https://www.cultura.gov.it/domenicalmuseo

Dal 1 aprile 2022, inoltre, non è più necessario esibire alcuna certificazione verde (nè green pass rafforzato, nè green pass base) per l’accesso ai luoghi della cultura.  Rimane l’obbligo per i visitatori di indossare le mascherine chirurgiche.

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AVVISO IMPORTANTE – Nuove regole per l’accesso ai luoghi della cultura

AVVISO IMPORTANTE – Nuove regole per l’accesso ai luoghi della cultura

Dal 1 aprile 2022, con l’entrata in vigore del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, che stabilisce la fine dello stato di emergenza, cambiano le modalità di accesso ai luoghi della cultura e dello spettacolo.

Per i musei, parchi archeologici e altri luoghi della cultura, nonchè per l’ingresso alle mostre, non sarà più richiesto il possesso del green pass rafforzato, né di quello base.
Resta l’obbligo per i visitatori di indossare le mascherine chirurgiche.

Per tutti i dettagli consultare www.cultura.gov.it/comunicato/22550

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Presentazione volume “CAPOLAVORI IN RILIEVO I sarcofagi di Atella e Rapolla”

Presentazione volume “CAPOLAVORI IN RILIEVO I sarcofagi di Atella e Rapolla”

A cura di Marta Ragozzino, Anna Anguissola, Erminia Lapadula

Presentazione del volume presso il Museo Archeologico Nazionale “Massimo Pallottino” di Melfi, lunedì 14 marzo 2022, ore 15,30

Alla fine del 2019, per suggellare le azioni strategiche promosse dall’ex Polo museale della Basilicata nei musei della rete, all’interno del programma di Matera capitale europea della cultura, veniva inaugurata presso il Museo archeologico nazionale “Massimo Pallottino” di Melfi, la mostra Capolavori in rilievo. I sarcofagi di Atella e Rapolla, curata da Marta Ragozzino ed Erminia Lapadula, della quale questo libro, che arriva in conclusione del progetto, racchiude il complesso e articolato racconto. Il volume non è il semplice catalogo di un’esposizione eccezionale e precedentemente ritenuta impossibile, voluta dal Ministero della Cultura, ma un’opera completa, ricca e dettagliata, che la Direzione regionale Musei della Basilicata, guidata da Annamaria Mauro, ha voluto condividere con studiosi esperti di archeologia, archivistica, topografia e storia dell’arte classica, oltre che tecnici restauratori e archeometri.

Grazie allo straordinario prestito del sarcofago di Atella, generosamente concesso, in un anno tanto speciale, da Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico  Nazionale di Napoli, messo a confronto ravvicinato con quello di Rapolla, conservato ed esposto nel museo di Melfi in una sala proprio allora ripensata e resa più accogliente e accessibile, la mostra ha potuto raccontare, a partire dal dato materiale delle due eccellenti opere d’arte, l’importanza culturale e il ruolo ricoperto dal territorio del Vulture in età imperiale.

Il dialogo visivo tra i due maestosi sarcofagi marmorei, in un suggestivo allestimento reso ancor più efficace dalla eccellente illuminotecnica studiata da Francesco Murano, è al centro della narrazione sia della fortunata esposizione che del bel libro che la racconta, grazie a puntuali contributi scientifici e con il supporto di una completa documentazione fotografica realizzata ad hoc e di una accurata campagna di indagini diagnostiche sui materiali costitutivi, utili a comprendere meglio le provenienze degli stessi.

Le ricerche degli studiosi coinvolti, grazie alla regia delle curatrici del volume Marta Ragozzino, Anna Anguissola e Erminia Lapadula, hanno permesso di analizzare in maniera approfondita entrambi i sarcofagi, leggendone per la prima volta, in particolare per quanto riguarda l’esemplare di Atella, gli elementi strutturali, la ricchezza decorativa, le peculiari iconografie, che attesterebbero la produzione dei sarcofagi per una committenza d’altissimo livello, che probabilmente abitava le numerose ville individuate nel territorio e distribuite lungo strategici assi viari.

La lunga durata della mostra, che ha accompagnato l’ultimo segmento del percorso di Matera-Basilicata 2019 conclusosi nel gennaio 2020, rimanendo poi allestita nei difficili mesi dell’emergenza pandemica, e prossima alla conclusione, rappresenta il desiderio di proseguire il percorso di condivisione con le comunità, proiettando in avanti, nel futuro prossimo oltre la pandemia, quanto sperimentato in quell’anno speciale di crescita collettiva, che aveva visto il Polo museale tra i principali protagonisti dell’azione di rinascita culturale della regione.

Insieme, i due meravigliosi sarcofagi, raccontano di uno scambio culturale attraverso uomini, strade e percorsi, tra centro e periferia, tra mondi diversi, quelli microasiatici e attici, dove avevano sede le migliori botteghe scultoree, e quello dell’entroterra lucano, in cui le ville costituivano allora il cardine della vita economica e culturale.

I capolavori in rilievo si connotano quali speciali testimoni “parlanti” della storia del territorio in età romana, permettono di ricostruire le relazioni sociali, politiche ed economiche della regione negli ultimi decenni del II secolo d.C.

Infatti, come il sarcofago di Rapolla, in esposizione permanente nel museo di Melfi, si connota come un’opera di forte rispecchiamento per la comunità locale, allo stesso modo il sarcofago di Atella, prestigioso prestito del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, partner speciale per questo progetto culturale, esprime in mostra, date le sue radici territoriali, tutta la sua forza  suggestiva e simbolica, capace di far emergere e fiorire queste fondamentali connessioni, contribuendo a far comprendere il ruolo di cerniera svolto dal Vulture in età imperiale.

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Presentazione del progetto di identità visiva e immagine coordinata della Rete museale statale della Basilicata.

Presentazione del progetto di identità visiva e immagine coordinata della Rete museale statale della Basilicata.

Venerdì 25 febbraio alle h. 10:00 presso il Museo Nazionale di Matera – Palazzo Lanfranchi, la Direzione Regionale Musei Basilicata e il Museo Nazionale di Matera presenteranno la brand identity della rete dei musei statali della regione di cui il Museo di Melfi fa parte. Per l’occasione interverranno l‘arch. Annamaria Mauro, direttrice del Museo nazionale di Matera e direttrice ad interim della Direzione regionale Musei Basilicata, la dott.ssa Marta Ragozzino, direttrice della Direzione regionale Musei Campania, l’arch. Viviana Loisi, RUP del PON e il prof. Mauro Bubbico, grafico professionista, docente universitario presso l’Isia di Urbino e membro AGI (Alliance Graphique Internationale) dal 2017, che ha curato l’ideazione dell’immagine coordinata dei musei statali della Basilicata e lo sviluppo del progetto grafico.

Dall’individuazione di alcuni elementi distintivi del patrimonio culturale delle singole sedi museali che potessero condensarne l’identità e crearne un immaginario significativo e riconoscibile nasce la proposta grafica realizzata. Per ciascun Museo è stato creato un marchio (simbolo e logotipo) e individuato un colore istituzionale, concepiti in modo tale che la somma delle due componenti costituisca la base dell’immagine identitaria. In associazione è stato realizzato un abaco dei segni, un vero e proprio “alfabeto” di simboli e figure, il cui uso dovrà arricchire la comunicazione visiva rendendola riconoscibile e originale. La somma dei marchi contribuirà, invece, a dare concretezza visiva alla rete museale lucana con l’ideazione del logo della Direzione Regionale Musei Basilicata, l’Ente che gestisce e coordinata l’azione di tutti i luoghi della cultura statali presenti nella regione.

L’iniziativa rientra nel più ampio progetto “FUTURO REMOTO. Matera-Basilicata2019. Per un sistema museale territoriale integrato tra conservazione e innovazione: la valorizzazione della rete dei grandi attrattori nazionali della Direzione Regionale Musei Basilicata”, finanziato all’interno del Programma Operativo Nazionale Cultura e sviluppo FESR 2014-2020. Esso ha come obiettivo il potenziamento della capacità comunicativa dei musei statali lucani, anche attraverso il ripensamento dei loro percorsi di visita incentrati su modalità diverse di storytelling e sull’uso delle nuove tecnologie, in modo da avvicinare i più diversi pubblici alla vita e ai contenuti delle collezioni e dei loro territori di riferimento.

  La partecipazione è libera nel rispetto delle norme anti Covid-19.

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